Il termometro politico nel Medio Friuli segna una temperatura altissima, il gruppo Forza Italia di Codroipo, composto da ben 8 consiglieri, non riconosce più il leader in consiglio comunale Bruno Di Natale. L’ex missino è ritenuto troppo “vicino” al ducetto da poco iscritto a Fratelli d’Italia, ovvero il partito dei poltronari in Fvg 〈l’impresentabile Olivotto, Giau, Sara Marchi, Bosetti, Castaldo, Turridano e via andare con gl’incastri〉. Lo strappo si è consumato a inizio settimana quando, in una riservatissima riunione cui hanno partecipato, fra gli altri, Bertolini, Spada, Cividini, De Rosa, Annalisa Dri.., è stata posta la questione del capogruppo…
Secondo i moderati del Medio Friuli, Di Natale non sarebbe più il “garante” delle loro istanze e i tempi sarebbero ben maturi per il cambio. Il nome più gettonato è quello del manager della FriulAdria Flavio Bertolini, già assessore del primo mandato Marchetti e molto gradito nell’entourage dei centristi friulani. Un incarico di prestigio con prospettive più ambiziose nel 2022. Tuttavia non è solo la questione del capogruppo all’origine della bufera centrodestrista. Forza Italia alle ultime elezioni ha espresso ben 8 consiglieri più il sindaco, il doppio della Lega. Fratelli d’Italia è presente in consiglio con un solo consigliere, Daniele Margherit. Osservando l’assetto giuntale, le pesature sono completamente sbilanciate e il malcontento di Forza Italia si è manifestato l’altro ieri con l’assenza dei consiglieri 〈presente il solo Di Natale〉 alla riunione di maggioranza convocata dal sindaco. Gli azzurri, 7 consiglieri se si esclude l’ex missino, sono evidentemente sottopesati, vieppiù che la figura del vice sindaco è nelle mani della Lega che è composta dalla metà dei consiglieri 〈4〉 di Forza Italia. Alla luce del passaggio del sindaco con Fratelli d’Italia e col bottino di voti che Forza Italia ha portato in maggioranza, 2 assessori al pari della Lega sono un corrispettivo oltremodo offensivo. Si aprono le trattative su un patto di fine legislatura con obiettivo la carica di vice sindaco che i forzisti rivendicano in favore di Cividini o Bianchini e un nuovo innesto nell’esecutivo. I maligni del Medio Friuli aggiungono che nel computo spartitorio di Fratelli d’Italia 〈4 per cento〉 vada inserito anche Castaldo, presidente dell’Asp Moro, candidato alle ultime regionali con i meloniani.