Il gruppo anarchico locale ha compiuto oggi, venerdì 25 dicembre, un’eclatante azione dimostrativa contro la devastazione ambientale cui è soggetta l’area circostante il torrente Cellina, a nord di Pordenone. Segue…
Volantini sono stati appesi sulla porta d’ingresso dei comuni di Barcis, Claut e Cimolais (Pn), assieme a tre pacchi regalo sospetti lasciati in evidenza. Alcuni cittadini, accortisi della stranezza, hanno avvertito i Carabinieri della stazione di Cimolais che hanno provveduto, a loro volta, ad informare gli artificieri di Udine. Gli specialisti hanno fatto esplodere i pacchi che contenevano solo sabbia e sassi. Nella comunità l’azione ha destato inquietudine. Dalla lettura dei volantini, s’intuisce che gli anarchici hanno già pronunciato la loro sentenza: “Commissariare il comune di Barcis per pianificazione di catastrofe e per complicità i comuni di Claut e Cimolais”. Nel dispaccio le accuse ai trappoloni locali sono molto pesanti. Si rilevano rendite garantite ai padroni dell’industria idroelettrica (un caso simile sta esplodendo in Carnia zona Ovaro), irrigua e cavatoria; scellerate devastazioni ambientali, sghiaiamento, il nuovo ponte che inteferisce col deflusso di piena e sulla viabilità, e lo scarico supplementare di 1.000 metri cubi al secondo. Secondo gli anarchici si tratta di: “Una catastrofe annunciata”. Le richieste sono urgenti e muovono dallo smantellamento della diga di Barcis, una pianificazione dello sviluppo sostenibile e ripristinare la vita del torrente con una minima portata vitale di 2 metri cubi al secondo. L’organizzazione anarco-insurrezionalista dell’area, annuncia che seguiranno altre forme di protesta più eclatanti di quelle di oggi.